È il 1982, nasce l’emoticon
In una discussione su come esprimere il proprio stato d’animo on line, il professor Scott Fahlman, ingegnere informatico della Carnegie Mellon University, posta un messaggio con un codice formato da “due punti”, “trattino” e “parentesi tonda chiusa” da leggere ribaltato su un lato, per sottolineare il tono ironico di quello che si sta dicendo.
Nasce così l’emoticon nella sua versione classica che in meno di due settimane prenderà piede nel mondo accademico, per diventare poi un elemento universale del linguaggio utilizzato su internet e nella comunicazione tra dispositivi di telefonia mobile, arricchito nel corso degli anni fino alla creazione di un codice di simboli standard.